PUBBLICATO: 18-11-2015
Prodotta in edizione numerata e limitata come rivela la targhetta celebrativa posta sulla piastra superiore di sterzo, V7 II Racer è la più sportiva delle V7.
Per il 2016 V7 II Racer conferma per equipaggiamento e dotazioni, quanto presente sulla versione precedente. Se ne distingue però per le affascinanti grafiche completamente riviste, che ora prediligono la finitura opaca al posto della lucida. Così il serbatoio da 21 litri abbandona la lucidissima cromatura per sposare una bellissima accoppiata di colori nero/grigio satinato, entrambi opachi. Da notare l’ulteriore ricercatezza della piccola banda trasversale di colore rosso che unisce la parte grigia con la parte nera, creando un filo di continuità con il colore del telaio. Anche le tre tabelle portanumero diventano grigie opache. Confermata la sella monoposto (ma sono disponibili a richiesta la sella bi-posto e le pedane passeggero) con doppie cuciture rosse a contrasto, imbottiture elettrosaldate e logo Moto Guzzi ricamato. Dello stesso colore è la cinghia in cuoio personalizzata con il logo Moto Guzzi che capeggia sul dorso del serbatoio.
Sempre scenografico il telaio di colore rosso ispirato a quello della prima serie di V7 Sport con telaio al CrMo, frutto di uno speciale trattamento di verniciatura, esteso anche ai mozzi ruota e forcellone, che esalta la purezza architettonica del telaio. Rossa è anche la scritta Moto Guzzi che ora compare sulle ruote, esattamente come già visto sull’ultima California Custom.
Di scuola stilistica specificatamente guzzista anche il codone e il cupolino, la cui forma richiama, con il piccolo plexiglas sormontante la tabella porta numero, il leggendario frontale del Gambalunga, sportivissimo e intonato stilisticamente al design del parafango anteriore. Rimanendo al ponte di comando, la novità è rappresentata dalle leve freno e frizione, ridisegnate al fine di ottenere una migliore ergonomia, mentre al posteriore si fa notare il gruppo ottico di colore nero come su tutte le V7 II.
Tra gli elementi maggiormente distintivi di questa special-edition vi è un largo impiego dell’alluminio anodizzato nero opaco e forato, una lavorazione artigianale di alta fattura esecutiva che caratterizza i fianchetti laterali, le protezioni dei corpi farfallati e le staffe di supporto dei silenziatori.
Tra i pezzi pregiati non mancano le pedane arretrate regolabili ricavate dal pieno, il perno di sterzo alleggerito e la protezione della piastra di sterzo realizzata attraverso un doppio anello cromato così ben riuscito da sembrare un ornamentale monile.
Particolarmente appagante, non solo dal punto di vista estetico, ma anche per la resa dinamica, è la presenza di una coppia di ammortizzatori Bitubo dotati di regolazione nel precarico molla, in estensione e compressione grazie a un pomello a scatti modificabile su dodici click.
Una moto da guidare rigorosamente da soli, in tuta nera, con casco a scodella e guanti in pelle dal palmo chiodato.